Calciatore

Dal 1979 al 1993

Sono stato un calciatore professionista dal 1979 al 1993, avendo militato in squadre partecipanti ai campionati di serie B, C1 e C2. Tra gli allenatori che mi hanno insegnato a giocare al calcio e il modo di vivere, ricordo Piero Santin e Corrado Viciani, ma anche il professor Franco Scoglio e Gianpiero Ventura; non dimentico, però, Francesco Liguori, Romeo Benetti e anche Luis Vinicio, Gianni Improta e Vittorio Belotti.

Gallerista

Dal 1993 al 2005

Negli anni successivi, dal 1993 al 2005, ho gestito la MB47 Arte contemporanea, galleria d’arte. Ho conosciuto, direttamente o sui cataloghi d’arte, maestri come Mimmo Paladino, Jannis Kounellis e Pietro Lista. Poi, alla fine, la mia attenzione è andata sui giovani ricevendo grandi soddisfazioni. Di tutti gli artisti ho sentito o letto la storia, le imprese e son riuscito a venderne le opere; tante.

Attore

Dal 2005

Dal 2005 ho intrapreso gli studi attoriali frequentando gli stage di Joseph Ragno dell’Actor’s Studio di New York, di Gary Brackett del Living Theatre, di Emma Dante e di Naira Gonzales. La fortuna ha poi voluto che a pochi passi da casa mia sono passati Pasquale De Cristofaro, il maestro Renato Carpentieri, Mimmo Borrelli. Grazie a queste persone salgo sul palco e racconto, recito e con meraviglia mi accorgo di essere ascoltato.

Autore

Dal 2007

La passione per la scrittura non ha una data d’inizio. A Cento, dov’ero di casa con il pallone in C1, e dove il mio cartellino fu pagato duecento milioni, mi svegliavo alle sei del mattino per il mio primo progetto narrativo; fallito, s’intende. Il pallone quando non gira nella porta avversaria ti mangia qualsiasi pensiero e fui io, allora, a mangiare i libri, leggendoli; e per prepararmi a scriverli.  Quando la palla usciva fuori è del 2007 e in una notte insonne del 2015 ho terminato Sei l’odore del borotalco. Questi miei ultimi Racconti, invece, sono frutto di una colazione a base di Pavesini conclusasi un lunedì del 2016. Poi sono sceso in strada per ritrovarmi. Mi s’incontra adesso in una corte del 1600, non mia, a pochi chilometri da Salerno. Se avvistate qualcuno che gioca con un cane randagio, sono io.

Burattinaio / Ventriloquo

Dal 2013

L’incontro con Gaspare Nasuto, burattinaio internazionale, mi ha fatto sapere della bellezza delle piazze quando nel mezzo viene montato un teatrino. L’ho seguito per svariate lezioni o forse erano i burattini che mi reclamavano, fatto sta che spesso di quelle stesse piazze mi capita di viverne anche la gioia: quando il teatrino nel centro è quello mio e il signore con la maschera di Pulcinella sono proprio io, tornato bambino.

L’incontro, durante il primo lockdown del 2020, con Nicola Pesaresi, uno dei ventriloqui più acclamati nel nostro Paese, mi ha permesso di dare vita a Borotà: un pappagallo colorato proveniente dal villaggio di Macondo, mandato per riconoscenza, forse, da uno della famiglia Buendia o direttamente dalla buon'anima di Gabo Marquez che tanto ho amato le sue pagine scritte. Con Borotà sono finiti i miei cent’anni di solitudine, per fortuna. Con lui parlo dei valori che bisogna tenersi in tasca per sempre: valori della vita, dello sport e dell’esperienza. Spesso litighiamo, ma va così; e sarà sempre così.  

Danzatore

Dal 2012

Nelle stesse piazze in cui mi accingo con la mia baracca, ho avuto anche il coraggio di ballare le danze popolari, avendo dal 2012 e per tre inverni consecutivi, preso lezioni dalla maestra Alessandra Ranucci, che ancora ringrazio per la perseveranza con me avuta. Ho frequentato, nel frattempo, e io stesso organizzato, stage di Pizzica con Moana Casciaro, Veronica Calati e Andrea Caracuta. Volteggiando sono atterrato in pacchiani matrimoni o anche rigorose celebrazioni; pure in sagre e feste popolari mi sono addentrato e mai, credo, di aver sfigurato. Troppo bravi sono stati i miei maestri. 

Regista / Drammaturgo

Dal 2014

Ho scritto, interpretato e curato la regia dei seguenti spettacoli teatrali:

Un pallone finito ad Auschwitz. Spettacolo teatrale sulla vita di Arpad Weisz, il grande allenatore del Bologna calcio degli anni ’30, finito nei campi di concentramento.

L’ultimo volo di Giovanni Falcone. Spettacolo teatrale sulle ultime ore del giudice palermitano.

L’Odissea è per tutti. Spettacolo tratto liberamente dall’Odissea di Omero.

Rosso Malpelo, una riscrittura della novella di G. Verga;

Gino Bartali, un giusto tra le Nazioni. Sulla vita del grande campione del ciclismo.

Peppino Impastato e Giancarlo Siani, il coraggio della verità. Spettacolo sulla vita dell’attivista politico siciliano e del giornalista napoletano, uccisi per mano della mafia e della camorra. Spettacolo vincitore del Premio Li Curti della Città di Cava dei Tirreni (Sa).

L’Iliade, tratto liberamente da Omero.

Borsellino e Falcone. Spettacolo teatrale sulla grande amicizia reciproca dei due magistrati.